La presenza di sostanze tossiche nelle acque di falda rappresenta una delle maggiori emergenze ambientali degli ultimi anni. Le acque dolci da destinare al consumo umano rappresentano infatti un patrimonio naturale da tutelare e proteggere, anche considerando la limitata disponibilità della risorsa idrica continentale. Tra i composti tossici che possono essere presenti in soluzione nell’acqua, l’arsenico (As), data la sua elevata tossicità, costituisce uno dei metalloidi più pericolosi per la salute umana; il suo limite di concentrazione è stato stabilito per la prima volta dalla Direttiva 80/778/EC in 50 microgrammi per ogni litro d’acqua (microgrammi/litro). Ridotto a 10 microgrammi/litro dalla direttiva corrente 98/83/CE (Drinking Water Directive, DWD) recepita in Italia nel 2001 con la legge n. 31. In Calabria, come in molte altre regioni italiane, sono presenti acque sorgive nelle quali sono stati misurati alti tenori di arsenico, maggiori di 10ppb, che le rendono non idonee per uso umano. La causa è da attribuirsi alle peculiari caratteristiche geologiche che presentano rocce con tenori di fondo in Arsenico molto elevate.
Il problema non è di facile soluzione ed i costi necessari per la depurazione delle acque e l’abbattimento dell’arsenico sono ancora particolarmente elevati e non sempre risolutivi, soprattutto nel caso di concentrazione di molto superiori ai limiti prefissati.
I processi a membrana presentano caratteristiche che li rendono unici e vantaggiosi rispetto alle altre tecnologie tradizionalmente utilizzate per la rimozione dell'arsenico. In particolare, i vantaggi principali riguardano il fatto che sono modulari e la separazione può avvenire in continuo; sono efficienti dal punto di vista dei requisiti energetici; operarono a temperature blande senza necessità di impiego di sostanze chimiche per promuovere la separazione; si possono facilmente integrare all’interno di processi industriali sia tra loro che con i sistemi di separazione tradizionale. Tali vantaggi giustificano un trend di mercato in crescita dei processi a membrana degli ultimi anni.
Sulla base di queste considerazioni, si è elaborato il presente progetto di ricerca e sviluppo (AsSe) con l’obiettivo principale di realizzare un impianto dimostrativo a membrana, composto da una membrana innovativa selettiva per la rimozione dell’arsenico, integrato con un sistema ad energia solare (in modo da essere energicamente autosufficiente) e con un sistema di sensoristica avanzata in grado di monitorare in situ e real time il contenuto di arsenico nelle acque prima e dopo la purificazione mediante il processo a membrana.
Responsabile Scientifico Progetto AsSe
Dr. Alberto Figoli (ITM - CNR)